Mulino dei Greci - Visit Gal Dei Due Mari
Il nome stesso del mulino, la via e la fontana portano la denominazione “dei Greci” e questo richiama non solo l’antica Magna Graecia, ma anche l’insediamento degli Albanesi avvenuto nel XV sec. Gli abitanti li chiamarono “Greci” e da allora è rimasta questa consuetudine.
Nell’area sono diffusi dei ritrovamenti afferenti al periodo pre e post greco, i quali testimoniano che questa parte del territorio calabrese, che si trova nella parte istmica più stretta dell’intera Italia, ha favorito gli attraversamenti da un mare all’altro, agevolando e rendendo possibile, qui più che altrove, l’incontro tra Oriente e Occidente. Non è un caso che proprio l’attraversamento istmico dal Tirreno allo Ionio, e viceversa, fosse una rotta assai battuta nel periodo di formazione della civiltà greca: infatti le subcolonie sulla costa tirrenica, Terina e Temesa, e quelle sulla ionica, Skylletion, venivano utilizzate dall’antica Kroton per raggiungere, dallo Jonio il Tirreno e battere, così, le rotte commerciali verso Nord e Ovest.