Amato - Visit Gal Dei Due Mari
Le origini di Amato, piccolo centro del Catanzarese situato a cavallo tra lo Ionio e il Tirreno, sono antiche. Il suo nome viene più volte menzionato negli scritti di Plinio il Vecchio. I suoi abitanti sembra siano originari dell’antichissima città di Lametia, trasferitisi nella vallata del LAMATO nei primi anni dell’era cristiana. Già Feudo di Costanza di Altavilla nel 1050 passa nelle mani delle più importanti famiglie gentilizie del Regno di Napoli (Ruffo), e venduto più volte fino arrivare nelle mani del Marchese di Amato Orazio Mottola che mantiene il titolo fino al 1811.
Già dalle origini, Amato è stata una comunità operosa ed aperta a tutte le innovazioni. Basti ricordare che è stato uno dei primi comuni della provincia ad usufruire della luce elettrica, prodotta nel vicino Comune di Marcellinara.
Oggi Amato, con una popolazione che va crescendo di poche unità l’anno, si è assestata prevalentemente come area agricola. Sono poche infatti le attività imprenditoriali e commerciali non attinenti al settore agricolo, e sono garantiti i servizi pubblici e privati, alcuni dei quali condivisi con il vicinissimo centro di Miglierina.
Il territorio del Comune di Amato copre una superficie di ha. 2.090 che si estendono in direzione sud- ovest/nord-est dalla valle del fiume Amato con altitudine di mt. 90 s.l.m. fino a raggiungere i mt. 1.025 s.l.m. del Monte Portella. Confina ad est e nord con il comune di Miglierina, ad Ovest con il Comune di Serrastretta e Pianopoli ed a sud con il citato Fiume Amato. Anche se il territorio di Amato è attraversato o ne è adiacente alle vie di comunicazioni più importanti dell’istmo Catanzaro-Lamezia (Raccordo Autostradale, Ferrovia e stazione ferroviaria, S.P. 167/1 ex S.S. 19 dir), non ne ha goduto particolarmente. Si pone comunque in posizione centrale, favorendo un rapido collegamento con l’autostrada A3, con la stazione ferroviaria centrale di Lamezia Terme, con l’aeroporto di Lamezia Terme, e nel contempo permette un rapido raggiungimento delle zone turistiche a mare ed in Sila.
Il forte dislivello tra la zona a valle e la zona montuosa (1000 mt. in km. 8 circa di estensione territoriale) ne caratterizza morfologicamente il territorio influenzando l’economia del paese.
Il centro abitato, posto per intero all’interno dei 400 mt. s.l.m. segna la fascia di delimitazione tra due tipicità distinte. La prima, a valle, prevalentemente collinare e con vocazione agricola indirizzata verso la coltivazione di uliveti e vigneti. La seconda a monte, prevalentemente montuosa con la presenza di forti zone boschive che coprono l’intera zona nord. In definitiva il territorio, prevalentemente boschivo, posto al di sopra dei 400 mt., copre una estensione abbondantemente al di sopra del 45 % dell’intero territorio comunale.