Platania - Visit Gal Dei Due Mari
Il nome di Platania, bel toponimo d'origine greca, compare per la prima volta nei Registri della Cancelleria Angioina relativi agli anni 1269 - 1270. In quel periodo il villaggio apparteneva a Gregorio di Romania e successivamente passò a Egidio d’Apard, un barone di origine francese. Queste citazioni rappresentano la prima testimonianza dell’esistenza stabile del nucleo abitato.
Nel corso del Seicento e del Settecento la località appare anche con il nome di “Petrania”, come riportano diversi documenti ecclesiastici. Durante il 1686 è attestato un insediamento chiamato “Casale Nuovo di Sant’Angelo”, abitato da coloni provenienti da Nicastro. In questo periodo la comunità cresce gradualmente grazie alle attività agricole e alla sua posizione favorevole.
Un momento significativo nella storia di Platania si verificò nel 1806, quando il territorio fu coinvolto nelle vicende della dominazione francese. Le truppe napoleoniche si scontrarono infatti con gruppi di insorgenti locali che si opponevano all’occupazione. Pochi anni dopo, l’8 settembre 1811, con un decreto di divisione delle terre demaniali, il villaggio acquisì lo status di Comune autonomo e assunse formalmente il nome di Platania, sancendo l’inizio della sua autonomia amministrativa.
Nel corso dell’Ottocento Platania si distinse per il suo forte spirito patriottico. Numerosi abitanti parteciparono alle rivolte del 1848 contro il governo borbonico del Regno delle Due Sicilie. Alcuni di essi - tra cui Domenico Cimino, Emanuele Nicolazzo e Gregorio De Fazio - subirono arresti e condanne per la loro attività politica. Dopo la spedizione dei Mille, diversi platanesi si unirono ai volontari garibaldini, contribuendo attivamente al processo di unificazione italiana.
La storia di Platania è una storia di resilienza, radicamento e capacità di adattamento. Dalle origini medievali alla partecipazione ai movimenti risorgimentali, dall’economia tradizionale alla grande emigrazione, il paese ha attraversato secoli di cambiamenti, mantenendo però un forte legame con la sua identità culturale e territoriale.