Chiesa di San Giovanni Battista

La chiesa di San Giovanni Battista, nata come cappella gentilizia dell’attiguo palazzo Scaglioni, poi Passalacqua, è stata successivamente accresciuta e decorata, divenendo chiesa parrocchiale. I lavori vennero ultimati nel 1813, come ricorda l’iscrizione posta sull’Arco Santo. Un secondo massiccio intervento di rifacimento della decorazione venne realizzato negli anni ‘20 del XX secolo. L’edificio è stato completamente restaurato nel 2021.

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All’interno sono conservati l’altare maggiore, la balaustra e un’acquasantiera in marmi policromi provenienti dalla diruta abbazia di Corazzo. L’altare, un tempo attribuito per la sua raffinata fattura a Cosimo Fanzago, è opera del marmoraro napoletano Pasquale Sebastiano.
Tra le opere d’arte custodite si segnalano il busto ligneo di San Giovanni e la monumentale statua dell’Immacolata, attribuite a Giuseppe Picano, e il busto di San Francesco di Paola di ignoto scultore meridionale.
Il ciclo di affreschi del catino absidale raffiguranti alcuni misteri del Rosario sono opera dell’artista Giorgio Pinna. Sulla volta dell’abside vi è una natività della scuola del Colelli. Di Pinna sono inoltre i decori della volta con gli angeli fortemente scorciati e i due affreschi della cantoria raffiguranti il Re Davide e Santa Cecilia. Sono invece di un ignoto pittore colelliano ottocentesco i tre grandi affreschi che occupano la parte centrale della volta. 
Sulla navata di sinistra, una lapide ricorda alcuni carabinieri morti durante la lotta al brigantaggio postunitario.
 

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